C’era un’epoca in cui la differenza di età si limitava a chi preferiva il caffè al bar e chi era un fan del delivery, ma oggi si creano faide in ufficio tra chi invia e-mail con “cordiali saluti” e chi risponde sulle app di instant messaging con gif e sticker. Il vento in poppa ce l’hanno i Gen Z che stanno per raggiungere i trent’anni di età e assumono ruoli di buyer e decision maker.
E se per i Millennials, quelli del multitasking per definizione, bastava la trasparenza, l’autenticità e un pizzico di storytelling, e i Gen X bramavano dettagli e un’esperienza solida, con la Gen Z ci vogliono velocità supersonica, design che urla “wow” e risposte immediate.
Tirate fuori il coraggio di osare, testate tutto (anche il livello di pazienza dei Gen Z con i vostri tempi di caricamento) e ricordate: nel digitale, chi dorme non swippa.