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SEO 2021: come competere e vincere nei motori di ricerca

Le attività di digital marketing in Italia hanno assunto un ruolo ancora più preponderante negli ultimi 12 mesi. Complice la situazione sanitaria che ha obbligato milioni di persone a sospendere le consuete attività quotidiane e osservare lockdown e social distancing, Internet è diventato punto di riferimento per l’intrattenimento, l’interazione sociale, la formazione e la ricerca di informazioni e risposte.

Risposte che vanno da come fare il pane in casa, in assoluto uno dei topic che hanno spopolato in Italia nel 2020 secondo Google Trends, alle più tradizionali ricerche inerenti l’acquisto di prodotti o servizi. Ed è proprio su questo nodo che si gioca la partita per le aziende: riuscire a intercettare le ricerche online dei prospects e potenziali clienti. E questo vale sia per gli ecommerce rivolti ad un pubblico consumer che alle aziende produttrici del B2B.

Perché investire in paid advertising non basta

Secondo una statistica di HubSpot del 2019, quasi l’80% degli utenti ignorano i risultati a pagamento in SERP. Le persone tendono a preferire i risultati di ricerca non sponsorizzati, con un 70% di clic su Google che va ai risultati di ricerca organici, quindi pagine web dal posizionamento ottenuto in modo “naturale”, grazie a contenuti rispondenti alle logiche di Search Engine Optimization.

L’importanza dell’ottimizzazione per i motori di ricerca non è certo una novità, ma con l’evoluzione degli algoritmi e i continui update di Google, molte aziende hanno notato uno stallo nella propria crescita digitale e un declino del traffico organico al proprio sito.

La SEO semantica per accontentare motori di ricerca e persone

In un world wide web sempre più competitivo dove migliaia di aziende lottano per la visibilità, ottenere posizionamenti di rilievo sui motori di ricerca è sempre più questione di abilità nel rispondere alle intenzioni di ricerca degli utenti.

In linea con i principi dell’inbound marketing, una strategia SEO nel 2021 deve andare a braccetto con la creazione di contenuti in grado di intercettare le buyer persona del proprio brand, durante tutti i diversi stadi del customer journey.

Per questo occorre partire da un approccio semantico, che analizzi le modalità con cui le persone le persone cercano sul web e come quest’ultimo risponde alle loro domande. Lo studio del search intent, l’intenzione di ricerca degli utenti, permette di rilevare:

  • cosa e come cercano le persone sul web
  • il livello di conoscenza del search engine su determinati topic
  • le tipologie di contenuti che vengono premiati con i migliori posizionamenti

Una volta in possesso di queste informazioni diventa più facile capire come lavorare sui contenuti che costituiscono la presenza online del brand, per migliorare il posizionamento e guidare più traffico qualificato al sito.

Per maggiori informazioni, consigliamo l’articolo di approfondimento a cura del nostro SEO Specialist Marco Ronco “Analisi SEO semantica: cos’è, a cosa serve e come farla”.

Analisi SEO semantica
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