Interviste

Intervista a Stefano Notturno, CEO di Olojin

Grazie per questa intervista e per la partecipazione al #GMSummit19. Siete già venuti in passato al Global Summit?
No questa è la prima volta.

Cosa vi aspettate da questo evento ed eventualmente cosa avete apprezzato delle altre partecipazioni?
In passato abbiamo partecipato ad altri eventi similari ma organizzati all’estero, nella quasi totalità dei casi si sono rivelati un momento di crescita grazie al confronto che si genera attraverso gli incontri con le varie aziende che vi prendono parte. Dal Global Summit ci aspettiamo di incontrare aziende curiose di conoscere come in Olojin abbiamo perfezionato in questi anni la costruzione dei piani loyalty verso un pubblico sia b2c che b2b. Porteremo casi pratici, soluzioni e piattaforme scalabili insieme al desiderio di ascoltare le esigenze delle aziende che incontreremo per fornire loro idee per risolvere i loro quesiti.

Il traguardo del 2020 si avvicina e, come accade per tutti gli inizi di decennio, molte sono le aspettative e le attese per questa data. Quali sono secondo voi i trend più importanti per il marketing verso la fine di questo decennio?
Crediamo che questo decennio abbia mostrato tanto agli operatori del marketing quanto alle aziende che il digitale può avere delle grandi potenzialità ma richiede progettualità e idee chiare. La nostra visione futura guarda a coniugare gli strumenti dell’online all’esperienza di acquisto che attende il consumatore nei luoghi fisici, e per fare questo abbiamo lavorato molto per ingegnerizzate soluzioni software e metodologie grazie alle quali riusciamo a mantenere un alto tasso di permanenza all’interno delle aziende clienti.

A poco più di 10 anni dalla loro diffusione globale i social media sembrano aver perso la spinta iniziale. Quanto sono ancora importanti per le aziende?
Sin dalla loro comparsa siamo sempre stati scettici sulla durata del fenomeno social, e gli eventi degli ultimi 5 anni uniti alla maggiore dimestichezza sul loro utilizzo che i consumatori hanno acquisito hanno determinato lo scenario che ora ci si presenta per i prossimi 10 anni. Se i social sapranno cavalcare l’evoluzione del consumatore, potranno a nostro avviso mantenere il ruolo di ingaggio verso un pubblico specifico, ma la vera partita si giocherà al di fuori del loro perimetro dove consumatore e marca avranno la possibilità di creare su un piano orizzontale una relazione vantaggiosa per entrambi.

Marketing online: quali ritenete essere le priorità per le aziende e quali le attività che non possono mancare, in un marketing mix di successo?
Le azienda dovrebbero dedicare un tempo di maggiore qualità alla pianificazione avvalendosi di figure consulenziali che abbiano alle loro spalle un vissuto fatto di molteplici esperienze nel mondo della comunicazione. Molto spesso ci accade che il potenziale cliente comprende realmente ciò che va fatto solo dopo aver preso visione di quanto gli abbiamo presentato, e non sempre questa presa di coscienza si traduce con l’affidamento dell’incarico ma con una riprogrammazione delle priorità. Ecco perché negli ultimi anni abbiamo introdotto in ogni nostro progetto la fase di assessment grazie alla quale aiutiamo le aziende ad orientarsi nel complesso mondo della comunicazione online, dalla scelta degli strumenti, gli obiettivi sino al budget e alle risorse umane necessarie per un corretto svolgimento delle attività.

La SEO non è morta, ma ci sono settori in cui essa rappresenta una strada difficile e molto costosa da praticare. Esistono secondo voi comparti o settori in cui è meglio concentrarsi su altre attività online, perché da lì passare è impossibile?
Concordiamo con questa affermazione, in alcuni settori il mercato è divenuto così affollato che emergere diventa anti economico se confrontato ai risultati generati. Ciò che abbiamo proposto ai nostri clienti negli ultimi anni vede l’adozione di strategie volte a costruire banche dati proprietarie che si auto alimentano per effetto dei piani loyalty che andiamo ad aggiornare annualmente generando l’ingresso di nuovi clienti e contestualmente una profilazione sempre più precisa di quelli esistenti.

Nel 2000 il Cluetrain Manifesto urlava al mondo che “i mercati sono conversazioni”, ma molte aziende continuano a preferire il monologo. Sbagliavano gli autori di quel manifesto o continuano a sbagliare quelle aziende?
Credo che la risposta stia nel mezzo, un monologo può essere efficace se valutato nei contenuti e nella durata, così come una conversazione verso una platea non profilata rischia di dilagare i mille rivoli e vanificare gli intenti di colui o coloro che l’hanno avviata. La verità è che ognuno di noi oggi cerca ispirazione, confronto e conferme, sta alle aziende creare e governare dei luoghi con queste caratteristiche, e sta al consumatore saperli scegliere ed utilizzare al meglio per trovare una risposta alle proprie esigenze.

Proporrete al #GMSummit19 qualche novità, oppure un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?
Proporremo la nostra visione di “fare loyalty”, che non significa solo concorsi a premi, oppure sconti se ti iscrivi alla mia newsletter. Abbiamo messo a punto tecniche di ingaggio e piattaforme che abbiamo avuto modo di attivare per aziende di grande prestigio. Dal GMSummit19 ci attendiamo di incontrare aziende desiderose di conoscerle nel dettaglio ma sopratutto che ci portino domande difficili a cui faremo di tutto per dare loro una risposta esaustiva.

Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo a febbraio a Pacengo di Lazise (VR).

Stefano Notturno, CEO di Olojin
25° Global Summit Marketing e Digital
26 | 27 FEBBRAIO 2025
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