Grazie per questa intervista e per la partecipazione al #GMSummit20. Cosa vi aspettate da questa edizione e con che spirito vi apprestate a parteciparvi?
Ci aspettiamo crescita professionale, occasioni di networking, nuovi punti di vista da portare a casa e applicare poi nel lavoro quotidiano. Le relazioni sociali sono una parte fondamentale per lo sviluppo di un’impresa sia in termini puramente economici che in termini di crescita e scambio.
I Social Media sembrano essere arrivati a un bivio fondamentale. Nei prossimi anni si deciderà la sorte di questi strumenti, il cui successo è stato rapido e globale, ma che oggi sembrano segnare il passo. Secondo voi rappresentano ancora una grande opportunità per le aziende o c’è altro da esplorare, nei prossimi anni?
C’è una certa predisposizione da parte degli addetti ai lavori o dei giornalisti che si occupano di digital e marketing a segnare la fine di questo o quello strumento. Il catastrofismo ha sempre un grande effetto sul lettore. Noi, che siamo nati come SEO agency ci siamo abituati e ormai sorridiamo di fronte a questi scenari. Quando già si diceva che la SEO era morta fatturavamo centinaia di migliaia di euro proponendo esclusivamente servizi SEO e ancora oggi è una parte importante del nostro business. La SEO, come in questo caso i social media, potranno anche morire così come li intendiamo oggi ma sicuramente non moriranno le abitudini delle persone di cercare prodotti, di informarsi o di relazionarsi attraverso questi strumenti. Nasceranno nuovi tool o nuovi contesti che modificheranno il nostro modo di vivere il web e le aziende dovranno essere lì dove vivono i propri potenziali clienti.
Nuove ricette per il marketing online: cosa bolle nel calderone della vostra azienda e in che modo le state proponendo ai vostri clienti?
Per aziende come la nostra che operano in ogni fase per la generazione dei lead il 2020 sarà l’anno della marketing automation, intesa come organizzazione dalla A alla Z del flusso di acquisizione, lavorazione e conclusione della trattativa commerciale. Quando si parla di marketing automation spesso si finisce per associarla all’adozione di tool e software in grado di tracciare i canali di lead generation e le fasi di lavorazione della stessa. Ben venga, ma non è solo questo. Spesso, soprattutto nella PMI, è necessario un cambio nella cultura aziendale, bisogna intervenire anche a livello di organizzazione perché mancano le competenze o sussistono abitudini sedimentate negli anni che mal si adattano alla richiesta di flessibilità del mercato di oggi. Un reparto commerciale poco avvezzo ai processi digital, un team della customer care restio all’adozione di CRM o all’uso delle chat su Facebook e così via. Da uomini e donne di marketing impegnati nella digital transformation ci capita sempre più spesso di affiancare il cliente nella ottimizzazione delle procedure, nell’adozione di nuove tecnologie fino ad arrivare alla creazione o formazione di unit dedicate al telemarketing o alla gestione corretta del flusso commerciale.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo a febbraio a Pacengo di Lazise (VR).