Incertezza, cambiamento negli stili di vita e di consumo, nei valori (?), riduzione del reddito pro-capite, digital trasformation, impatto green, covid-vax era e reazionismi vari…
E-commerce, nuovi storytelling, memorabilità del brand, Business of Experiences, leads-generation, marketing automation, artificial intelligence…
Ognuno sembra avere la risposta in tasca e tutti dicono “è facile! Basta che…”, spacciando per “inevitabile” la propria soluzione se vuoi avere successo nei mercati saturi e competitivi di ogni, dannato, affollato, complicato, settore merceologico, che sia B2B o B2C.
La verità è la somma di tutte queste cose? O ci attende un primario bisogno di ristabilire un “normale” equilibrio di domanda-offerta? E quali strategie adottare in un panorama social già “super saturo” a pochi anni dalla sua nascita ed esplosione? ME.ME? Gaming? Dance Marketing? Ritorno al passaparola in chiave “retribuita”?
Analizzando i trend di uno scenario più liquido che animato di certezze, proveremo a rompere gli schemi consueti per individuare come “prepararsi” all’esperienza del cliente, sfruttare linguaggi e canali esclusivi, generare lead, fidelizzare e fare il punto tra costi di comunicazione e reali ritorni, sfruttando alcuni degli indicatori mai utilizzati dal comparto tradizionale e invece richiesti, per esempio, alle startup come KPI di verifica, controllo e interesse di un investimento.