Grazie per questa intervista e per la partecipazione al #GMSummit24. Cosa vi aspettate da questo evento e con che spirito vi apprestate a parteciparvi?
L’ultimo biennio ha visto una serie di importanti evoluzioni dal punto di vista tecnologico. Molte indotte dalla rivoluzione cookie e privacy, altre invece spontanee.
Il dato di fatto è che il 2024 sarà probabilmente il primo anno AI based e in questo contesto, la nostra funzione è sia accademica, che commerciale ovviamente.
Ci piace mostrare il percorso del marketing fino a oggi e dove stiamo andando. Con la finalità di far capire alle aziende i benefici strutturali e operativi di questo nuovo tipo di approccio.
Nuove ricette per il digitale e il marketing online: proporrete al #GMSummit24 qualche novità, oppure un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?
Il pivotal dash e il funnel a clessidra sono due elementi distintivi del nostro sistema di marketing AI driven.
Prima parlavo di “based” adesso di “driven”. È il fulcro dell’evoluzione appunto. Sappiamo che possiamo contare sull’intelligenza artificiale, ma noi siamo anche in grado di usarla e farci guidare.
Social media: la grande novità della fine del XX secolo si avvicina ai 30 anni di storia, con Facebook che il 4 febbraio ne ha compiuti 20 e le piattaforme più giovani che hanno saputo imporre nel tempo nuovi standard. Sono ancora centrali e prospettici per le aziende o stanno lentamente perdendo forza?
Sono centrali. Al punto tale che Google ha lanciato le sue campagne Demand Gen, che guarda caso lavorano nel messy middle. La fase di funnel tipicamente riservata ai social.
Addirittura Google ha introdotto nuove terminologie per queste campagne, proprio per avvicinare i publisher più ostici.
L’AI generativa sta facendo una nuova e impattante rivoluzione, di cui ancora fatichiamo a cogliere la portata. Quali sono oggi le sue concrete opportunità per le aziende in funzione del marketing?
Come responsabile per lo sviluppo dell’AI finalizzata ai motori di ricerca, ruolo che ricopro al laboratorio di intelligenza artificiale dell’Università IULM, posso dire con orgoglio che la generativa in questo momento è nelle nostre corde. Basta pensare al nuovo video di Mina, da noi realizzato.
Tuttavia la generativa è una visione davvero limitata e limitante delle potenzialità del QI dell’AI.
Siamo alla punta dell’iceberg.
Digitalizzazione delle aziende: a che punto siamo, secondo la vostra esperienza, e quali sono gli step necessari per completare ciò che molti hanno semplicemente iniziato o abbozzato?
Digitalizzazione in termini di apertura al digitale direi che ci siamo.
Mi stupisce il fatto che sui curriculum che mi si presentano davanti, ci sia ancora scritto “buona conoscenza dell’uso del pc”.
Detto questo credo che in termini di reale produttività, e penso per esempio a un CRM polifunzionale, siamo ancora al 2/3% delle aziende italiane.
Perché un visitatore del Global Summit Marketing & Digital dovrebbe sedersi al vostro tavolo? Cosa vi differenzia dalle altre aziende del settore?
Intanto siamo credo l’unica agenzia che vanti un laboratorio di intelligenza artificiale reale. Senza il supporto dell’Università, questo non sarebbe possibile.
In termini di soluzioni ogni agenzia può offrire qualcosa di buono, ma se si vuole guardare all’oggi per partecipare al domani come protagonisti, non temo smentite: nessuno è al nostro livello tecnologico. Poi siamo anche simpatici e umili.