Si dice che si ha paura di ciò che non si conosce. Oppure di qualcosa che, in passato, ci ha colpiti in modo negativo, lasciando un segno profondo nella nostra esperienza di vita. Nel nostro lavoro capita spesso di incontrare aziende affette da “Comunicofobia”.
Di cosa si tratta? Paura di comunicare: ansia di esporsi e di essere criticati per una notizia trasmessa all’esterno, brividi e sudore freddo al pensiero che un’idea pubblicata online venga “rubata” dai competitor, emicranie da stress per timore di condividere i nomi dei partner aziendali o informazioni sulla rete di distribuzione.
“Comunicofobia”: perché?
Qualunque sia la causa, una cosa è certa: le aziende affette da “Comunicofobia” perdono importanti opportunità. Quale realtà risponderebbe sì alla domanda “desideri privarti del tuo pubblico di affezionati chiudendo le porte anche a nuove occasioni”? Per paura e timore di esporsi, si rinuncia quindi a comunicare agli utenti le informazioni più importanti: i valori, i traguardi e i successi dell’azienda. Proprio ciò che crea coinvolgimento e fidelizzazione. Il risultato della “Comunicofobia” è l’isolamento di chi non si rende conto che il “non comunicare” è comunque un modo negativo di comunicare. I clienti acquisiti si dimenticano quindi della tua azienda e non ti cercano più, mentre quelli potenziali non se ne innamoreranno mai. Gli utenti non si sentono coinvolti dai tuoi successi e dalle tue decisioni semplicemente perché ti sembra più sicuro custodirle tra le pareti del tuo ufficio. Nel frattempo, il tuo competitor, che non ha invece paura di raccontarsi offline e online, ha preso il tuo posto nella lista dei preferiti del tuo pubblico.
“Comunicofobia”: la cura
L’antidoto scaccia paura è nelle mani degli esperti del marketing e della comunicazione. Per curare la fobia di comunicare è necessaria una strategia fatta di pillole di analisi, concentrati di esperienza e sciroppo con estratti di comunicazione. Perché comunicare è imprescindibile, ma il modo in cui l’azienda decide di farlo è fondamentale per ottenere i risultati desiderati.
Quindi esiste una cura contro la “Comunicofobia”? Sì, esiste. Noi abbiamo una ricetta infallibile.
Chiedicela e scoprirai che “Col partner giusto è meglio”.
Comunicato di Dexanet