Grazie per questa intervista e per la partecipazione al #GMSummit19. Siete già venuti in passato al Global Summit?
Questo è il terzo anno e lo riteniamo un evento organizzato al meglio per far capire alle aziende quali siano le novità più efficaci nel panorama della comunicazione e quali siano i partner che li possono accompagnare nel raggiungimento dei risultati che si sono prefissati.
Cosa vi aspettate da questo evento ed eventualmente cosa avete apprezzato delle altre partecipazioni?
Ci aspettiamo di incontrare molte aziende ambiziose, che vogliono crescere, che sono disposte a trasformare e innovare processi e mindset per raggiungere i loro obiettivi.
Il traguardo del 2020 si avvicina e, come accade per tutti gli inizi di decennio, molte sono le aspettative e le attese per questa data. Quali sono secondo voi i trend più importanti per il marketing verso la fine di questo decennio?
Come prima cosa sarà fondamentale basare le strategie e le attività sulla raccolta dei dati. La comunicazione digitale e i contenuti online ci danno un grande vantaggio rispetto a quelli offline: possiamo tracciare tutto e raccogliere dati da analizzare per migliorare costantemente le performance.
In secondo luogo si sta affacciando in modo prepotente il marketing conversazionale. La comunicazione diretta col cliente attraverso degli strumenti real time ci permette di instaurare un rapporto più umano, personalizzato ed efficace.
Da ultimo, ma non meno importante, parola chiave per il prossimo futuro è Customer Service! Il rapporto coi clienti non finisce con la vendita. Vendere a chi è già nostro cliente è notevolmente più probabile che vendere a chi non ci conosce ancora.
Il processo quindi diventa circolare senza soluzione di continuità. La soddisfazione del cliente è parte integrante del processo e diventa fondamentale fare in modo che l’esperienza vissuta nel suo rapporto con l’azienda sia completa e curata in ogni fase dall’attrazione, alla fidelizzazione, passando per l’engagement.
Nel 2000 il Cluetrain Manifesto urlava al mondo che “i mercati sono conversazioni”, ma molte aziende continuano a preferire il monologo. Sbagliavano gli autori di quel manifesto o continuano a sbagliare quelle aziende?
Oggi è fondamentale parlare dei bisogni dei nostri clienti, offrire dei contenuti che aggiungano valore al visitatore alla ricerca di soluzioni alle sue esigenze. Solo in questa maniera possiamo instaurare un rapporto di fiducia. L’utente vuole essere ascoltato e avere un scambio personalizzato, non avere la percezione di una comunicazione fredda e standardizzata.
Proporrete al #GMSummit19 qualche novità, oppure un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?
Abbiamo pensato ad un nuovo concetto di topic cluster basato su un mix di contenuti creativi, utilizzabili non solo sul sito aziendale ma anche sui social network. Quindi spazio alla creatività, al video e ai formati che funzionano meglio sui canali digitali.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo a febbraio a Pacengo di Lazise (VR).