Sempre più spesso si sente parlare di intelligenza artificiale: in che forme si manifesterà? Quale sarà il suo ruolo? Quali i suoi apporti positivi, e quali quelli negativi? Quali i lavori “a rischio”? Tante domande, poche risposte. Spesso trascurando che l’AI è già qui oggi (anzi, lo era anche ieri).
La presenza dell’AI oggi
L’AI è qui da quando Alexa ha iniziato a diffondersi nelle case, è qui con la marketing automation, con la profilazione, e questi sono solo alcuni degli esempi. È inevitabile che l’AI stia già portando il proprio contributo nel mondo del lavoro. E si ha l’impressione che questo sia solo l’inizio di una tendenza in crescita.
Grandi cambiamenti, grandi opportunità
Di fronte ai grandi cambiamenti è naturale rispondere in due modi: con la preoccupazione, e con la curiosità. Così ci siamo chiesti: quali le opportunità che l’AI ha per le imprese italiane? Abbiamo provato a darci delle risposte.
- L’automazione abilitata dall’AI consente alle organizzazioni di risparmiare tempo, denaro e risorse migliorando l’efficienza
- Gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale possono raccogliere grandi quantità di dati, analizzarli per identificare modelli e fare previsioni che consentono alle imprese di ottimizzare le loro operazioni e di scoprire nuove opportunità
- L’intelligenza artificiale è utile anche per aumentare la soddisfazione dei clienti, fornendo loro raccomandazioni personalizzate, un servizio migliore ed esperienze su misura
O meglio, abbiamo chiesto all’AI di rispondere per noi.
L’adattamento graduale
Emerge con chiarezza che l’AI può supportare il lavoro delle aziende in molti modi, e creare nuove occasioni per produrre valore, già a partire da oggi. Ma di certo si tratta di un processo, e non di un cambiamento improvviso. Un passaggio graduale che, in molti casi, richiede innanzitutto un cambio di mentalità, e un supporto passo per passo.